Qualunque intervento di trasformazione del territorio, già costruito o non ancora costruito, può essere eseguito solo se è conforme all’assetto, al disegno che l’Amministrazione ha stabilito in sede di pianificazione urbanistica.
Per questo, prima di iniziare i lavori, il proprietario presenta un progetto edilizio al Comune, il quale autorizza l’intervento solo dopo aver verificato che la trasformazione proposta è conforme al disegno pianificatorio. Nel caso di D.i.a., S.c.i.a. e C.i.l.a. questa verifica è posta a carico di chi promuove l’intervento: è lui che deve accertarne la conformità e, poi, dichiararla al Comune; l’ente può controllare la correttezza della verifica.
L’assenso o il diniego comunale all’intervento (che nel caso di D.i.a., S.c.i.a. e C.i.l.a. si esprime in un divieto di avviare i lavori) dipende dall’interpretazione di norme giuridiche, quelle recate dalla legge e dalla pianificazione generale, ed è quindi il campo di lavoro di un avvocato amministrativista.
Le medesime problematiche di conformità o difformità dalla pianificazione generale possono anche riguardare un’iniziativa edilizia promossa da un soggetto terzo (ad esempio il vicino che edifichi nei pressi di casa nostra). In tal caso si può verificare se l’intervento edilizio sia conforme alla disciplina che lo regola e in caso contrario, laddove concretamente pregiudizievole, contrastarlo.
Il Comune è titolare anche di un potere di vigilanza e di repressione degli illeciti edilizi, in base al quale può ordinare la sospensione di lavori in corso di esecuzione, come pure la demolizione di opere già costruite, qualora ritenga l’intervento abusivo. Anche in questo caso la disciplina è ripartita tra Stato e Regione, per il che occorre considerare e conoscere anche queste normative di settore.
In certi casi e a certe condizioni un abuso edilizio può essere regolarizzato (sanatoria o “condono”).
La regolarità urbanistica ed edilizia di un immobile è fondamentale per un acquisto privo di complicazioni. Come sempre, prevenire è meglio che curare.
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Assisto e consiglio il proprietario, l’operatore immobiliare e il progettista nel procedimento amministrativo finalizzato ad ottenere l’assenso comunale alla trasformazione edilizia proposta; contesto gli eventuali atti sfavorevoli, se illegittimamente assunti.
Assisto ed aiuto il proprietario nel capire se un intervento promosso da terzi sia stato legittimamente assentito; occorrendo, lo contesto in sede giudiziale.
Assisto il proprietario cui il Comune abbia contestato un abuso edilizio nel verificare se esso sia sanabile e nell’eventuale procedimento di sanatoria; se la sanzione applicata non è conforme a legge, la impugno dinanzi al T.A.R. e al Consiglio di Stato.
Assisto, eventualmente insieme ad un tecnico incaricato dalla proprietà, il soggetto che intende vendere od acquistare un immobile al fine di verificarne la piena regolarità urbanistica, edilizia, catastale. Predispongono il relativo contratto preliminare o definitivo.